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I grandi autori portoghesi da leggere una volta nella vita

autori portoghesi

Un post che naviga nel vasto panorama della letteratura portoghese, per viaggiare in Portogallo con la mente e con il cuore, sfogliando le pagine profumate e invecchiate dei libri di carta. Ecco i principali autori portoghesi, a celebrazione di un popolo attraverso la profonda comprensione delle sue più autentiche manifestazioni letterarie.

Il teatro di Gil Vicente

È il primo autore di teatro nella letteratura portoghese. Nei suoi capolavori non perse mai occasione per criticare velatamente la monarchia e l’ipocrisia della società.

In Auto (atto) de India (1509), Vicente critica aspramente la corsa alle scoperte. Erano tempi duri per le donne, lasciate sole dai mariti, i quali si curavano solo della ricerca di nuove ricchezze dall’altra parte del mondo.

Tra le opere più importanti figura Auto da barca do Inferno (1517), parte di una trilogia. Qui la figura di Caronte viene rivista ed inserita in un contesto moderno e satirico, sostituito dall’angelo e dal diavolo. Gli altri personaggi rappresentano le varie classi sociali e finiscono tutti all’inferno tranne Joane, lo “sciocco”, l’unico senza secondi fini.

Una delle opere più amate di Gil Vicente è A Farsa de Inês Pereira (1523), donna che non desiderava nient’altro che sposare un ricco cavaliere, che potesse renderla felice e liberarla dall’incombenza delle faccende domestiche. Nonostante le avvertenze della madre, la giovane decide di sposare uno scudiero, solo in apparenza di buona educazione, e che si rivelò l’esatto opposto. Dopo qualche anno, morì codardamente in guerra, così Inês sposò un contadino che in passato aveva rifiutato e deriso. È solo nel finale che si compie il processo di apprendimento della protagonista, che quasi diviene saggia quanto sua madre.

Bernardim Ribeiro e la Saudade

Da molti è considerato uno dei maggiori autori portoghesi, nonostante Menina e Moça ou Saudades (1554), incompleta, abbia incontrato inizialmente una forte resistenza politica. Bernardim Ribeiro era infatti ebreo, e la sua opera è un testo criptico, ricco di simbologie e misteri: la bambina che soffre e che ha nostalgia di casa è la rappresentazione del popolo giudaico errante. Per la prima volta si parla di saudade nella letteratura portoghese, ma solo nel Novecento un gruppo di letterati giudicò questo sentimento come la più grande manifestazione del genio nazionale.

Luis de Camões e l’epopea delle grandi scoperte

Assieme a Fernando Pessoa e Saramago, è tra i grandi autori portoghesi più conosciuti all’estero. Compose il poema epico identitario del Portogallo, Os Lusíades (1572), per esaltare le grandi scoperte geografiche. Il 10 giugno, giorno della morte di Camões, è il dia de Portugal, festa nazionale in cui si celebra l’identità lusitana.

In alcune liriche delle Rime, l’altra famosa opera, Camões si lascia ispirare dal petrarchismo, riprendendo la figura della “donna angelo” dalla celestiale bellezza.

Almeida Garrett

Fu scrittore di teatro, romanzi e poesie.

Fréi Luis de Sousa (1843) è un’opera teatrale incentrata sull’amore di Manuel e Madalena, una donna molto superstiziosa che si risposò per la convinzione che il suo primo marito fosse morto in guerra. Tuttavia, poiché ancora vivo, egli ritornò e tentò di rendere illegittimo il secondo matrimonio della moglie.

Quella di Almeida Garrett è considerata la prima opera romantica in Portogallo, sebbene conservi ancora molti elementi classici.

Viagens na minha terra (1846) è un punto di riferimento per la prosa portoghese moderna, nonché un importante documento per la comprensione della decadenza dell’impero portoghese.

Folhas Caídas è una raccolta di poesie, ultima e più importante opera dell’autore portoghese. Fu pubblicata un anno prima della sua morte e sotto anonimato, forse per timore dello scandalo, considerata la storia d’amore clandestina con la viscontessa da Luz, di cui questo libro è in gran parte espressione letteraria. L’opera ebbe molto successo grazie all’atmosfera erotica di alcune composizioni e anche all’insolita espressione di conflitto psicologico e amoroso.

Romanceiro è una raccolta di leggende e romanzi portoghesi di tradizione orale o scritta, prodotto del lavoro di raccolta e selezione che Garrett avrebbe iniziato negli anni ’20, durante il suo esilio in Inghilterra, sotto l’influenza delle opere di Scott, Percy, Lockart e Hamburger. La raccolta è suddivisa in tre volumi: il primo comprende Adozinda e altri; la seconda e la terza, gli antichi romanzi cavallereschi.

Alexandre Herculano

È il padre del romanzo storico in Portogallo. Herculano viene ricordato per Euríco, o presbitero (1844) e Leggende e racconti (1851), storie ambientate in un medioevo eroico ma drammatico. Nei quattro volumi di Historia de Portugal (1846-1853), invece, racconta la storia della società portoghese e delle sue istituzioni.

Camilo Castelo Branco

Si è districato tra novelle passionali, commedie, saggi e romanzi. Influenzato dai classici e da Camões, viene ricordato principalmente per Amor de Perdição (1862) mai concluso, che racconta l’amore impossibile con Ana Plácido in maniera piuttosto satirica, Misterios de Lisboa, Livro negro do Padre Dinis, A queda de um anjo, O que fazem mulheres, Novelas do Minho, Brasileira de Prazins dove si concentra sulla frustrazione sessuale nelle donne, O Judeu, O Olho de vidro, Eusebio Macario e A corja. I personaggi dei suoi romanzi rievocano un mondo ormai scomparso, egli è una sorta di pre-romantico che resiste alle innovazioni apportate dal Marques de Pombal un secolo prima. Spesso, quando affronta la tematica dell’amore impossibile, chi lo ostacola viene ricoperto di ridicolo: è proprio l’eccessivo sarcasmo utilizzato che lo differenzia dai romanzi realisti di Balzac.

Fernando Pessoa

Il più amato autore della letteratura portoghese non ha bisogno di presentazioni.

Con la sua fantasia creò centinaia di eternonimi a cui conferì personalità diverse, pensieri indipendenti e significativi, e per mezzo di essi manifestò un universo immenso e profondo. Pessoa è l’espressione più autentica di quel disagio interiore che colpì l’uomo moderno a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Per iniziare, meglio cominciare da Le poesie di Ricardo Reis, Il banchiere anarchico e Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares. Per una guida inedita sulla capitale portoghese, non perdetevi la sua Lisbona. Quello che il turista deve vedere.

Miguel Torga

Si oppose alla dittatura di Salazar fino alla rivoluzione dei garofani, il colpo di stato che il 25 aprile 1974 pose fine al regime dittatoriale di Salazar. Da non perdere i suoi Contos da Montanha e Vita Inedita a cura di Massimo Rizzante, una sorta di diario che l’autore tenne dal 1933 al 1993, in cui invita a non banalizzare mai la vita, ma anzi, a viverla nella maniera più inedita e autentica possibile.

Sophia de Mello Breyner

Fu la seconda donna a vincere il premio Camões, scrisse poesie e la sua raccolta più famosa è Livro Sexto. Pubblicò anche una serie di racconti per bambini tra cui A menina do mar (1958), molto apprezzato ancora oggi. È tra gli autori portoghesi consigliati a chi vuole avere un primo approccio con la lingua, per la chiarezza della struttura sintattica dei suoi scritti.

Il premio nobel José Saramago

Neanche Saramago ha bisogno di presentazioni. Tra i migliori autori portoghesi di sempre, ha lasciato il segno nella letteratura mondiale tanto da essere ricompensato con il premio nobel nel 1998, come anche la Livraria Lello a Porto ricorda ai numerosi visitatori che accorrono.

Il suo era un animo ribelle ed antireligioso, che traspare soprattutto ne Il Vangelo secondo Gesù Cristo e Caino.

Da non perdere Cecità, dove l’autore si scaglia contro l’indifferenza e la mancanza di solidarietà tra gli uomini, e Saggio sulla lucidità (prosecuzione del primo). Continuate poi con Viaggio in Portogallo, quello dell’autore all’interno del suo Paese.

Miguel Sousa Tavares

Classe 1952, figlio di Sophia de Mello Breyner, è uno scrittore portoghese vincitore (come sua madre qualche decennio prima) del premio Camões nel 1999.

Equador (2003) è il bestseller che racconta la storia di un giovane scapolo di Lisbona nato nei primi anni del Novecento, che accettò l’incarico di governatore nelle isole São Tomé e Principe per confutare l’accusa inglese di un Portogallo schiavista e retrogrado.

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