Site icon 24 Hours Trotter

Bonus vacanze coronavirus: che cos’è e come funziona

bonus vacanze

Finalmente si parla di bonus vacanze per la bella stagione imminente.

Il nostro umore era migliorato quando il Ministro Franceschini ha pronunciato le parole che tutti volevamo sentirci dire: “quest’estate andremo in vacanza, e le vacanze saranno tutte italiane”.

In cosa consiste il bonus vacanze?

Il bonus assolve la duplice funzionalità di immettere liquidità nel settore turistico, e quella di aiutare le famiglie. Ma anche coppie e single, per incentivare il turismo entro i confini nazionali.

Queste le cifre previste, fermo restando un reddito non superiore ai 40 mila euro:

Potrà essere utilizzato per le vacanze in Italia tra il primo luglio ed il 31 dicembre 2020 in un’unica soluzione, in tutte le strutture ricettive che operino regolarmente sul territorio nazionale. Nessuna restrizione in merito alla durata minima del soggiorno (differentemente da quanto si diceva all’inizio).

Come funziona il bonus vacanze?

Dal decreto risulta che il pagamento dovrà avvenire senza l’intermediazione dei portali (per capirci, Booking, Expedia o AirBnB), diversi da agenti di viaggio e tour operator. Dovrà esserci prova del pagamento tramite fattura elettronica o documento commerciale con indicazione del codice fiscale del soggetto che intenda usufruire del bonus vacanze (uno per nucleo familiare).

È erogato sotto forma di credito, in parte anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è sostenuta, in parte sotto forma di detrazione d’imposta. Cosa vuol dire?

Che non avremo materialmente 500 euro caricati sui nostri conti. Il bonus verrà erogato in questa maniera:

L’estate che (speriamo) verrà e la potenziale ripresa del settore

C’è da dire che il governo non ha mai predisposto la chiusura delle strutture ricettive durante il lockdown. Alcune hanno continuato ad offrire un servizio (non di certo ad ospitare turisti) solo a chi era autorizzato a spostarsi secondo le previsioni normative vigenti (motivi di salute, necessità ed esigenze lavorative). Tuttavia molte, non riuscendo a sostenere i costi legati alle mancate prenotazioni per tutto il periodo, hanno preferito chiudere.

Per due mesi ci siamo lasciati andare ad immense manifestazioni d’affetto nei confronti del nostro Paese, abbiamo condiviso e ricondiviso la sua bellezza nei nostri account social, ci siamo commossi, riscoprendola. Abbiamo sentito nostalgia (e la sentiamo ancora) del – per nulla remoto – tempo in cui la davamo per scontata. Ora che sta per ritornare nelle nostre mani, però, non facciamoci illusioni, continuiamo a comportarci responsabilmente perché la fase tre è vicina e non possiamo permetterci di vanificare i sacrifici fatti finora. Ma anche per non lasciarci sfuggire il bonus vacanze. Non capita tutti i giorni avere una vacanza in parte sovvenzionata dallo stato. Il comparto turistico italiano, grande motivo di orgoglio nazionale, ha bisogno del nostro aiuto e dobbiamo dimostrare di esserci, soprattutto in questa fase di grande cambiamento per l’intero settore, indubbiamente tra i più colpiti.

Exit mobile version