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Il castello di Fondi nella storia, tra luci e ombre

castello di fondi

Il castello di Fondi, conosciuto anche come castello baronale o castello Caetani, è una costruzione medievale alta 33 metri che si affaccia sulla piazza principale, piazza Giacomo Matteotti.

Composto dalla rocca e dal mastio, era parte integrante di un articolato sistema difensivo che al suo interno inglobava il centro storico della città.

È uno dei pochi esemplari costruiti in pianura. In passato, proprio perché la funzione dei castelli era quella di vigilare sull’eventuale arrivo di truppe nemiche, essi venivano eretti sulla sommità delle alture (come accadde per il vicino castello Caetani di Sermoneta). Tuttavia, l’altezza della torre del castello di Fondi, permetteva una visuale piuttosto chiara persino della costa, pur trovandosi in pianura.

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Il Castello di Fondi nella storia

La costruzione del castello di Fondi è databile al 1319, ma è solo qualche decennio dopo che la fortezza divenne cornice di vicende storiche piuttosto rilevanti. Durante il regno di Onorato I Caetani, il castello fu sede dell’elezione dell’antipapa Clemente VII, che segnò l’inizio dello scisma d’Occidente e valse alla città l’appellativo di “città di satana”.

Nella prima metà del Quattrocento, sotto Cristoforo Caetani, la città di Fondi divenne molto potente e rispettata. A suo figlio Onorato II Caetani si devono alcuni interventi di rifacimento del castello baronale, come le finestre in stile tardogotico aragonese, i portali rinascimentali e i camini con lo stemma della famiglia.

L’ultimo periodo di splendore per il castello di Fondi fu segnato dalla presenza della bella Giulia Gonzaga, nella prima metà del Cinquecento. Mecenate d’eccezione, la principessa decantata anche nell’Orlando Furioso rese la città una “piccola Atene”, come viene spesso ricordata sui libri di storia.

Celebre l’episodio in cui riuscì a sfuggire all’agguato tesole dal corsaro Barbarossa, il quale, dopo aver spesso sentito parlare della sua bellezza, provò a rapirla. Giulia Gonzaga riuscì a scappare su Monte Vago grazie ad un complesso sistema di passaggi sotterranei.

Iniziò poi un lungo periodo di decadenza, culminato nel 1798 con un incendio che divampò durante l’ingresso delle truppe francesi in città; dal 1861 al 1931 il castello baronale di Fondi divenne una prigione.

Visitare il castello di Fondi: Museo Civico Archeologico

Dal 1997, il castello baronale è sede del Museo Civico di Fondi. L’allestimento si sviluppa su tre piani e ospita una collezione di iscrizioni, statue, ceramiche, bronzi dalla preistoria all’età imperiale romana; ceramiche medievali e rinascimentali; documenti d’archivio dal rinascimento all’età moderna; stampe del ‘700 e dell‘800; riproduzioni fotografiche di monumenti, affreschi, sculture, cartografie storiche, riprese aeree e satellitari.

Di recente, sono stati aggiunti al patrimonio museale reperti rinvenuti in una abitazione privata, sequestrati e messi a disposizione del pubblico.

Dopo una lunga chiusura causa covid, il castello di Fondi ha finalmente riaperto i battenti. Ma in ogni caso, è sempre bene informarsi prima sul sito web del comune, poiché orari e giorni di apertura potrebbero subire delle variazioni.

CASTELLO DI FONDI E MUSEO CIVICO
Dove: piazza Giacomo Matteotti – 04022 Fondi LT
Contatti: 0771 503775
Orario: tutti i giorni dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 18 alle 22

Come e dove scattare ottime fotografie

Il Castello Caetani è il simbolo di Fondi, perciò anche il suo monumento più fotografato. Sono svariati i punti in cui si riescono a scattare delle ottime foto: dal basso verso l’alto, allontanandovi verso la fine della piazza, riuscirete ad inquadrare il monumento nella sua interezza; salendo sulla terrazza, invece, potrete fotografare il panorama, la piazza, e la sua torre più alta.

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Avevate già sentito parlare del castello di Fondi e del suo Museo Civico?

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