Le dune di Sabaudia, i paesaggi del Circeo, i vicoli di Sperlonga e le spiagge di Gaeta sono tra i luoghi più apprezzati e fotografati della Riviera di Ulisse, che racchiude tante altre bellezze meno note. Ecco qualche consiglio – da vero local – su cosa fare nella Riviera di Ulisse.
1) Il Sentiero di Ulisse
Costeggia la via Flacca, è immerso nella vegetazione e offre vista mare lungo l’intero percorso. Si parcheggia la macchina di fronte al museo archeologico di Sperlonga e da qui ci si incammina. Il tratto iniziale affaccia sui resti della villa di Tiberio e sulla spiaggia di Levante. Poco dopo si può scendere a passeggiare nella cornice meravigliosa della spiaggia di Bazzano.
2) Scovare le maioliche di Sperlonga
Anche nel piccolo borgo dai vicoli bianchi e dalle salite impervie, gli osservatori più attenti le avranno notate. Alcune maioliche sono incastonate nella pavimentazione di Piazza Fontana, poco prima degli archi che anticipano l’accesso alla spiaggia; altre, invece, impreziosiscono il muretto che costeggia la salita vista mare in direzione Sperlonga alta (centro storico). Per chi non le avesse ancora notate, sono tutte lì ad aspettarvi, variopinte e fotogeniche.
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3) Salire sul Castello di Fondi
Quando ci si chiede cosa fare nella Riviera di Ulisse, spesso non viene presa in considerazione la città di Fondi, a vocazione prevalentemente agricola per la sua terra fertile e per la presenza del secondo mercato ortofrutticolo all’ingrosso più grande d’Europa. E perché il suo lungo litorale, che dista 10 Km dalla città, è forse il più selvaggio. Tuttavia, il centro storico brulica di monumenti di gran pregio, come il suo castello medievale alto 33 metri: salendo fin su godrete di una splendida vista sulla pianta simmetrica della città.
4) Chiesa di San Martino a Fondi
Il centro storico di Fondi è ricco di luoghi di culto, ma ce n’é uno minuscolo, nascosto tra i vicoli stretti, che merita una menzione speciale. Durante il recente restauro, è stata scovata tra le fondamenta un’antica domus romana, oggi ben visibile al di sotto della pavimentazione in vetro. Prima di programmare una visita, è consigliabile contattare la pro loco per il dettaglio sugli orari di apertura.
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5) Chiesa del Purgatorio a Terracina
Curioso che il famoso trio comico di Aldo, Giovanni e Giacomo, abbia scelto di ambientare qui davanti alcune scene del film Tu la conosci Claudia? In effetti, alla vista della Chiesa del Purgatorio a Terracina Alta, stilisticamente tardo-barocca, sembrerebbe di trovarsi proprio nella val di Noto, in Sicilia.
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6) Cappella d’oro a Gaeta
All’interno del Santuario della Santissima Annunziata a Gaeta si nasconde la “Cappella d’Oro” (o “Grotta d’Oro”). È così chiamata per la presenza sul soffitto di alcune decorazioni lignee rifinite nel metallo prezioso, risalenti alla prima metà del XVI secolo. La ricchezza presente al suo interno non venne mai ostentata, anzi, fu a lungo tenuta nascosta ai fedeli.
7) Ammirare Gaeta da Monte Orlando
Nella vasta rete green della provincia di Latina, anche il parco urbano di Monte Orlando, ricco di specie vegetali e panorami mozzafiato, come la caratteristica falesia nel tratto iniziale. C’è però un punto che spicca particolarmente per bellezza: quello da dove Gaeta si scorge in lontananza, in tutto il suo splendore, con il suo Castello Aragonese che domina imponente.
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8) Eremo di San Michele Arcangelo
È una minuscola chiesetta incastonata tra le rocce dei Monti Aurunci. Si trova lungo un sentiero praticato dagli escursionisti della zona, che conduce fino alla cima del Monte Redentore a Maranola, frazione di Formia. Il santuario rupestre risale a prima dell’anno Mille, mentre la facciata in stile neogotico è più recente, costruita nel 1893. Il sentiero da percorrere per raggiungere il santuario non è molto pendente, ed è lungo circa 7 Km. Se avete ancora dubbi su cosa fare nella Riviera di Ulisse, inserite quest’escursione nei vostri programmi.
9) Rione Castellone a Formia
È un colorato borgo medievale, che conserva ancora una torre di avvistamento, una cripta con le reliquie del patrono di Formia Sant’Erasmo (la cui storia si intreccia a quella del borgo), ed infine, il Cisternone romano restaurato da poco.
10) Anfiteatro di Minturno
Poco conosciuta ma soprattutto poco sponsorizzata, l’area archeologica dell’antica città di Minturnae. Sono ancora visibili i resti del foro di età repubblicana, del Capitolium, del foro imperiale, dell’antico mercato, delle antiche terme ma soprattutto del teatro romano risalente al I secolo d.C., con una capienza, all’epoca, di circa 4mila spettatori.