State pensando di organizzare un viaggio in macchina dall’Italia al Portogallo? Niente paura, ecco il racconto della nostra esperienza Italia Portogallo on the road. Siamo partiti da Roma per raggiungere Coimbra, abbiamo impiegato poco più di 72 ore e visitato tre diverse città.
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Italia Portogallo on the road: le informazioni utili
Se non ci fosse stata una pandemia di mezzo, probabilmente avremmo potuto impiegare più tempo. Invece, al momento, nonostante il possesso del certificato vaccinale, per entrare in molti Paesi europei bisogna presentare un tampone molecolare RT-PCR con risultato negativo effettuato nelle 72 ore precedenti. Perciò, noi abbiamo effettuato un tampone a Roma al momento della partenza, e la prima notte l’abbiamo trascorsa in Italia, in attesa del referto prima di varcare la frontiera con la Francia (certi che, da vaccinati, e da persone maniacalmente attente, il risultato non sarebbe potuto essere differente da quello auspicato).
Viaggiare sulle autostrade europee
Prima della partenza, ci siamo procurati un telepass europeo, che ci permettesse di viaggiare liberamente sulle autostrade di Italia, Francia, Spagna e Portogallo. In Francia, come in Italia, il pedaggio varia in base alla tratta percorsa; in Spagna, alcuni km di autostrada sono gratuiti (come l’Autovia de Castilla). In Portogallo il pedaggio non si paga in base alla tratta ma è fisso, varia in base alla dimensione del proprio veicolo. In alcuni punti non ci sono dei veri e propri caselli per accedere, ma dei sensori in alto. Senza telepass, bisognerebbe registrare alla frontiera i veicoli stranieri prima di circolare, altrimenti potreste incorrere in sanzioni pecuniarie anche abbastanza pesanti. Laddove siano presenti dei caselli, se avete il telepass, assicuratevi di immettervi nella corsia segnalata con una grande V verde.
Per trasparenza, vi dirò che nessuno ci ha controllato né alla frontiera con la Francia, né tra Francia e Spagna o Spagna e Portogallo. Tuttavia, la polizia c’era e potreste essere fermati: per questo, anche se siete vaccinati, è fondamentale viaggiare con il referto del tampone in inglese come richiesto da ciascun Paese, fin quando non entrerà in vigore il covid pass europeo.
Come scegliere un hotel nei viaggi on the road
L’aspetto più interessante dei viaggi on the road, oltre alla varietà dei paesaggi attraversati in poco tempo e alle città visitate, è la scelta accurata degli hotel: dopo svariate ore di macchina, giungere a destinazione, parcheggiare l’auto in un garage privato e trovare una stanza dotata di ogni comfort per rilassarsi (e ricaricarsi) è davvero fondamentale.
Assicuratevi sempre che l’hotel prescelto disponga di parcheggio privato e un ristorante dove poter cenare in caso di imprevisti o arrivo tardivo a destinazione, nonché della possibilità di effettuare una ricca colazione prima della partenza.
Italia Portogallo on the road: tutte le tappe
Prima tappa: Sanremo
La scelta della località in cui fermarsi la prima notte, in attesa del risultato del tampone, non poteva che essere tutta italiana. È ricaduta ovviamente sulla Liguria, e in particolare su Sanremo, a pochi minuti dal confine con i nostri cugini transalpini. Sanremo è un vero gioiellino, città super curata tra lungomare, palazzi in stile liberty e fiori freschi in ogni angolo. Purtroppo siamo arrivati in tarda serata e abbiamo girato il centro della città solo al mattino seguente, prima di ripartire. Abbiamo fatto un salto nella meravigliosa chiesa ortodossa russa di Sanremo, forse la più suggestiva tra le chiese ortodosse in Italia; abbiamo ammirato il casinò in tutta la sua maestosità, poi ci siamo diretti verso il corso principale e quindi l’iconico Teatro Ariston, sede del Festival di Sanremo.
Dove dormire a Sanremo: Hotel Paradiso
L’Hotel Paradiso si trova in posizione strategica, a pochi minuti a piedi dal lungomare e dalla chiesa ortodossa. È provvisto di comodo parcheggio (servizio fondamentale per i viaggia on the road in macchina), una piccola piscina con solarium e il ristorante Magnolia. Noi siamo arrivati a Sanremo dopo le 22 perché abbiamo incontrato svariate code in autostrada, per cui abbiamo dovuto richiedere il servizio in camera per mangiare. Al momento dell’arrivo la cucina sarebbe stata già chiusa e con il coprifuoco alle 23 non saremmo mai riusciti a cenare fuori, in uno degli ottimi ristoranti di pesce di Sanremo. Al mattino seguente, abbiamo fatto colazione a bordo piscina e siamo ripartiti.
Seconda tappa: Tolosa
La seconda tappa del nostro viaggio on the road è stata Tolosa, conosciuta come la “città dello spazio“. L’industria aeronautica e quella spaziale sono le principali, buona parte dell’economia ruota attorno ad esse, e il colosso Airbus ha qui la sua sede principale. Per mancanza di tempo non abbiamo visitato la Citè dell’Espace e il museo Aeroscopia, ma sarà proprio questo il motivo per cui torneremo.
Siamo arrivati a Tolosa nel tardo pomeriggio e ad accoglierci abbiamo trovato un tempo non troppo gradevole: freddo, vento e pioggia, che ci ha costretti ad anticipare di un’ora il vigente coprifuoco francese delle 21. Il mattino successivo, dopo una ricchissima colazione, siamo riusciti a fare un giro nel centro storico. Abbiamo costeggiato il patrimonio Unesco del Canal du Midi, che collega l’Atlantico al Mediterraneo, visitato la basilica di Saint Sernin che è tappa dei pellegrini in viaggio lungo il Cammino di Santiago, la piazza del Campidoglio e il Ponte Saint-Pierre sul fiume Garonna.
Dove dormire a Tolosa: Novotel Toulouse Centre Compans Caffarelli
Abbiamo scelto di alloggiare al Novotel Compans Caffarelli perché è adiacente al Jardin Japonaise, una delle principali attrazioni di Tolosa. Purtroppo, però, a causa del maltempo e delle restrizioni francesi lo abbiamo trovato chiuso e siamo riusciti ad ammirarlo solo da fuori (si intravede il laghetto poco prima del Canal Du Midi). Abbiamo apprezzato moltissimo questo business hotel per l’elevata pulizia, il rispetto di tutti i protocolli di igiene e santificazione degli ambienti, la cortesia del personale e i pasti consumati (cena e abbondante colazione).
Terza tappa: Valladolid
Come ultima tappa intermedia abbiamo scelto la città di Valladolid nella Spagna nord-occidentale, nella regione autonoma della Castiglia e Leon. Abbiamo optato per passare del tempo qui poiché dista solo due ore e mezza dal confine con il Portogallo. Si trova nel bel mezzo di un’area con una bassa densità abitativa, circondata da un altopiano argilloso e da un paesaggio secco e arido. Arrivati in serata, abbiamo avuto il tempo di visitare Plaza Zorrilla, Plaza Mayor e mangiare tapas nelle viuzze che la circondano. La sensazione che ci ha trasmesso è stata quella di una città molto viva e piena di giovani, all’avanguardia, pulita e tranquilla.
Ho scoperto troppo tardi che a Valladolid c’è una strada interamente dedicata al cibo senza glutine, Calle Padilla. L’idea è partita da un gruppo di imprenditori capeggiati dal Restaurante Niza che, in un punto strategico nei pressi del Palazzo Reale e Plaza de Espana, hanno deciso di aprire delle attività adatte ai celiaci. Da Brook Steakburger servono hamburger senza glutine; Al Momento prepara degli ottimi panini accompagnati da birra senza glutine, mentre La Bruja Novata splendidi cupcakes. Si può seguire l’hashtag #callepadillasingluten per restare aggiornati.
Dove dormire a Valladolid: Hotel Botique Gareus
È stato l’hotel prenotato con meno accuratezza, ma quello che si è rivelato la migliore sorpresa: situato a pochi passi da Plaza Zorrilla, Plaza Mayor e dai locali, possiede camere provviste di ogni comfort, un bar ristorante di alto livello, una biblioteca glam e scenografica davanti alla reception e…persino un ascensore per auto che vi condurrà dritti fino al comodo parcheggio sotterraneo!
Quarta tappa e destinazione del nostro on the road in macchina dall’Italia al Portogallo: Coimbra
Alle prime luci del mattino ripartiamo dalla Spagna per varcare il confine prima delle 11 (ora X dalla quale i nostri tamponi non sarebbero più stati validi).
Per raggiungere il Portogallo, il tratto di autostrada che collega Valladolid a Salamanca era chiusa per lavori, e il caro Google Maps ci ha guidati per ben 45-50 minuti tra stradine di campagna e villaggi semi deserti, senza neanche l’ombra di una pompa di benzina.
Per ora di pranzo arriviamo finalmente a Coimbra, accolti con il sorriso dalla nostra host Daniela. La piccola città universitaria portoghese sarà la nostra base per un bel po’: è da qui che lavoreremo e proveremo ad esplorare questo Paese meraviglioso!
Vi va di seguire tutte le nostre avventure in Portogallo? Stay tuned!