La provincia di Latina si estende su un territorio non troppo vasto, ma geograficamente ricchissimo grazie a costa, pianura e colline. La sua gastronomia spazia tra i sapori di terra e quelli di mare (isole comprese), ed è motivo di vanto per la regione e l’intero territorio nazionale. Ecco alcuni dei prodotti tipici pontini che proprio non potete esimervi dall’assaggiare.
Contenuto dell'articolo
L’olio evo Colline Pontine DOP e le olive di Gaeta
Già nel Settecento, lo stato pontificio cominciò a promuovere operazioni di bonifica incentivando la coltivazione di piante d’ulivo. Questo è il motivo per cui l’intero territorio è disseminato di uliveti e aziende che producono olio d’oliva di eccellente qualità. È indubbiamente uno dei prodotti tipici pontini più pregiati, così nel 2010 è arrivato anche il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta; la zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Colline Pontine DOP comprende 25 comuni della provincia.
Tra Itri e Gaeta, la tradizione dell’azienda agricola Cosmo di Russo va avanti da fine Ottocento, da quando il suo bisnonno acquistò i terreni nei quali ancora oggi viene prodotto l’olio evo Cava Rossa. Poco più a nord, l’azienda agricola e frantoio Guglietta tra Fondi e Lenola, vanta tecniche produttive moderne, che garantiscono massima qualità ed igiene al prodotto. Da tenere d’occhio anche l’azienda della giovane Marta De Filippis, che con il suo olio Appio, biologico, nel 2016 ha ricevuto una menzione speciale come “Miglior olio extravergine categoria ‘fruttato leggero’” al Premio Nazionale Olio Terra di Cicerone – IV Edizione. Il raccolto è interamente proveniente dall’agriturismo di famiglia, Casale Vallevigna.
Curiosità: le famose olive di Gaeta sono in realtà olive itrane perché provengono prevalentemente dalla campagna di Itri, ma storicamente partivano dal porto di Gaeta per essere commercializzate in tutto il Mediterraneo. Ecco il motivo della denominazione “olive di Gaeta DOP”.
Prosciutto crudo di Bassiano
È entrato a far parte dei prodotti agroalimentari tradizionali laziali. La sua origine è curiosa, perché legata all’emigrazione di Astro Reggiani, un giovane salumiere modenese, nel territorio pontino. Il clima del borgo medievale di Bassiano, esposto sia ai venti freddi dei Monti Lepini che all’umidità dell’agro pontino, fa sì che la stagionatura sia ottimale. È caratterizzato da una leggera affumicatura con legno di faggio. I prodotti di Reggiani, azienda portata avanti dai nipoti di Astro, spaziano dal prosciutto di Bassiano classico, a guanciale e salsicce.
Salsiccia monticellana
La salsiccia di Monte San Biagio, ottima sia nella versione fresca che stagionata, viene preparata solo con carne di suino, sale, peperoncino piccante, vino Moscato di Terracina, semi di coriandolo tostato e macinato (che funge da conservante) e un pizzico di pepe rosso dolce. Eppure, dal 2008 ha ottenuto il riconoscimento di prodotto DOP, meritatissimo. Nel 2013, è nato il consorzio che valorizza la salsiccia e le sue tradizionali tecniche di produzione.
Alici marinate
È uno dei pesci più comuni nella Riviera di Ulisse; da Terracina a Gaeta, passando per Sperlonga, i ristoratori si sfidano a colpi di polpette di alici. Ma quando c’è il fermo pesca…ci sono le alici marinate con aceto, che si conservano sott’olio con l’aggiunta di peperoncino e prezzemolo. Da provare le alici marinate alla terracinese di Sapori del Mare.
Il tonno alalunga di Ponza
È più piccolino, meno slanciato e con un occhio grande, caratterizzato da carne bianca, tenerissima e più magra del tonno rosso. Tradizionalmente viene messo sott’olio, ma c’è chi preferisce consumarlo fresco. Per i ponzesi, quella di inscatolare i piccoli tonni locali è una vera e propria arte che si tramanda in famiglia. Da provare, quello della cooperativa Ventoinpoppa, che gestisce anche l’unico punto vendita di prodotti tipici sull’isola.
Mozzarella di bufala campana DOP
A dispetto del nome che porta, non si produce solo in Campania, nelle omonime province, ma anche in qualche altra regione del meridione. E il sud-pontino, insieme alla vicina provincia ciociara, spicca per la produzione casearia. Non è ancora chiaro se sia migliore quella della Valle dell’Amaseno o quella pontina, di Fondi in particolare, dove per le strade della città i caseifici (tutti eccellenti) si sfidano ogni giorno per dar vita all’oro bianco perfetto. Se si schiaccia o se si spacca in due, comincia a sentirsi il profumo purissimo di latte fresco di bufala. Da provare nei diversi formati: bocconcini, nodini, treccia.
Confettura di fragola favetta
La fragola favetta di Terracina è stata più volte definita un prodotto unico al mondo. In realtà ha origini francesi, ma oggi viene coltivata esclusivamente nel soleggiato e fertile territorio pontino, che ne produce quattromila tonnellate annue. Sono il sapore deciso, il colore rosso vivo e la forma tondeggiante a differenziare la favetta dalle altre varietà. Si pianta a settembre e si raccoglie tra metà marzo e metà giugno. Ma durante il resto dell’anno? C’è la confettura extra di fragola favetta di Terracina, prodotta dall’impresa agricola Enzo Leoni di Sonnino.
Le conserve di torpedino
La città di Fondi deve la sua fama all’arancio biondo, tradizionalmente venduto con una foglia attaccata a garanzia di freschezza. Ma nel corso degli anni, la sapiente ricerca agricola fondana si è legata molto ad altre coltivazioni, in particolare a quella dei pomodori. Il pomodoro fondanello viene prodotto tra maggio e dicembre solo nel territorio della piana di Fondi, presenta una forma ovale e decise striature dal verde al rosso intenso, mentre la sua polpa è di colore bordeaux. Buonissimo da consumare a crudo, particolarmente indicato per la preparazione di insalate e bruschette, da condire con olio extra-vergine d’oliva locale. Il pomodoro minisanmarzano Torpedino, invece, è il primo pomodoro a marchio della Regione Lazio. Nel 2008 è iniziata la coltivazione sperimentale tra Fondi e Sperlonga e nel 2011 la sua commercializzazione. L’assenza di semi e l’equilibrato rapporto tra dolcezza e acidità che lo caratterizza, fa sì che possa essere consumato piacevolmente sia crudo che cotto. Nei mesi invernali, ci si può deliziare anche con le conserve di torpedino, preparate durante la raccolta estiva.
Le lenticchie di Ventotene
Piccolissima e croccante, più ricca di ferro perché coltivata – senza l’aiuto di macchinari agricoli – sul terreno argilloso dell’isola di Ventotene. Si semina durante l’inverno, tra dicembre e febbraio, e da giugno inizia il raccolto. Gli isolani non di rado amano consumarla accanto al pesce, nelle zuppe. Le vere lenticchie di Ventotene, coltivate e confezionate sull’isola, si possono acquistare online sul sito di Un Mare di Sapori, così come i capperi, altra eccellenza locale.
Melanzane e carciofi sott’olio
La preparazione delle verdure sott’olio è quasi un’ arte, diffusa in tutta la provincia di Latina, sia nell’entroterra che nei comuni costieri. Dalle cantine si è passati alle aziende: oggi, le conserve fatte in casa non possono più essere commercializzate perché i processi devono rispettare elevati standard di sicurezza. Ma le aziende agricole che hanno fatto propria la tradizione sono numerose. Da provare i filetti di melanzane a km zero di Agrimare, agricampeggio di Sperlonga: le melanzane sono conservate con olio, origano e peperoncino, dal gusto fresco ma deciso. Ottime come contorno per accompagnare carne e formaggi, o come antipasto sfizioso.
Nell’entroterra, a Sezze, Priverno e Sonnino, zona di produzione del carciofo del Lazio IGT, non lasciatevi sfuggire, della già citata azienda Leoni, le spaccatele di carciofi lavorati a mano – come da tradizione – con sale, aceto e conservati in olio extravergine di oliva.
Le ciambelle al vino moscato
Un dolce classico, che celebra la tradizione vinicola terracinese: le ciambelle al vino si formano a mano, dopo aver impastato vino moscato locale, olio di semi, semi di anice, zucchero, cannella e farina; si cucinano in forno per circa un’ora.
Le crostatine con marmellata di visciole
Le visciole sono delle ciliegie selvatiche, molto comuni tra i boschi dei Monti Lepini e ottime per preparare marmellate dal sapore aspro, che è l’ingrediente principale del famoso dolce setino. Graziella ed Elena, Le Fornarine, sono due sorelle sezzesi che mandano avanti l’attività iniziata 50 anni fa dai loro nonni. Cresciute tra i profumi del pane e dei dolci di Sezze, oggi continuano a preparare le crostatine di visciole proprio come si faceva una volta. Una delle eccellenze locali da provare assolutamente.
I vini
La provincia può vantare numerosi vini DOC e IGT, dalle caratteristiche più varie. In un vasto panorama di eccellenze, spicca per la diversità del progetto l’azienda Monti Cecubi a Itri. Produce sei etichette di vino biologico grazie ai vitigni locali dell’ager caecubus (l’Uva Pane, il San Giuseppe, il Ciciniello e l’Abbuoto), riportando alla luce il vino cecubo, uno dei più amati già ai tempi degli antichi romani. Oggi è un vino rosso IGT laziale, caratterizzato da un colorito rosso rubino intenso con sentori di spezie, di visciola e di prugna. Chi ha detto che da Itri a Gaeta si coltivino solo olive? La tenuta Monti Cecubi organizza visite guidate nei suoi vitigni: vedere per credere.
Il miele
La campagna nella provincia di Latina si estende su buona parte del territorio, come anche la storia ci ricorda. Beeolab è un’azienda che produce miele e che opera nel sud-pontino dal 2013. È inoltre titolare del Centro Sperimentale & Didattico “Gregor Mendel” per lo sviluppo dell’Apicoltura Biologica e della Scuola di Formazione apistica a Monte San Biagio. Il miele si può ordinare inviando una mail a Beeolab.
Apicoltura D’Angelis, invece, è una piccola azienda familiare di Fondi. Fortunata e suo marito Felice allevano circa 200 arnie, spostandole di volta in volta seguendo le varie fioriture, per avere varietà di miele sempre diverse. Ottimo da provare il miele millefiori, ma anche quello d’acacia e il miele d’eucalipto, dal sapore aromatico e utilizzato come antinfiammatorio naturale.
La carrellata di prodotti tipici pontini per ora termina qui, fatemi sapere cosa ne pensate con un commento!
E voi, conoscete altri produttori da segnalare?
Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca già a quest’ora! Devo dire che una volta non gradivo, ora invece apprezzo molto anche i regali a tema cibo. Da un paio di Natali ricevo proprio dalla Campania i pomodorini per la salsa in barattolo ed è molto piacevole usarli durante tutto l’anno a seguire!
Dal mio punto di vista, invece, i pensieri gastronomici sono sempre quelli più apprezzati! Dopo viaggi e libri, naturalmente
Quante buone cose! mi piace tanto ricevere e regalare prodotti del territorio e piccole chicche da scoprire .La nostra Italia davvero ci offre una varietà di cibi e di prodotti unica al mondo, ogni regione, ogni piccola zona ha la sua specialità. Tra le tue proposte sceglierei senz’altro le verdure sott’olio sono la mia passione!
Mamma mia, ma quante squisitezze! Questo articolo è un autentico attentato alla dieta, si ingrassa solo a leggerlo. Ma di fronte a tanto ben di Dio, come si fa?
Quanta bontà in un solo posto! Ho trascorso diverse estati nella zona di Latina e Agro Pontino e con orgoglio ammetto di aver provato quasi tutto!
Oddio 🤩 Io per le verdure sott’olio fatte bene potrei rivendermi un parente (purtroppo non se li comprerebbe nessuno). Ti dico solo che questo tuo post, letto dall’estero, fa molto male 😅😂
Quante cose buone da mangiare!!! Preferisco diecimila volte regali culinari per Natale piuttosto che i soliti prodotti da bagno, maglie, pigiami o ciabatte.
Quantà bontà, quanto trionfo di freschezza e genuinità in questi prodotti! Da questa carrellata posso dirti che mi è venuta ancora più voglia di scoprire questa zona! Non vedo l’ora di progettare un viaggettino da queste parti!
Tutti questi cibi buonissimi, mi fanno pentire di non aver regalato ed essermi regalata più prodotti locali e della nostra terra durante i miei viaggi in giro per l’Italia. Appena si potrà ricominciare a muoversi cercherò di rimediare!
Per me i regali culinari sono i migliori e sono sicuramente apprezzati. Con tutte queste prelibatezze mi è venuta l’acquolina in bocca.