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Riapertura frontiere: dal 3 giugno arrivi in Italia dall’UE
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CULTURA & LIFESTYLE

Riapertura frontiere: dal 3 giugno arrivi in Italia dall’UE

riapertura frontiere

Graduale ritorno alla normalità già da domani, con la maggioranza degli esercenti che riaprirà i propri locali commerciali. E qualche piccolo passo in avanti sul fronte mobilità, perché sarà possibile muoversi senza autocertificazione all’interno della propria regione. Riguardo la riapertura frontiere, dal 3 giugno potremo spostarci tra le varie regioni e tra i Paesi Schenghen, più UK, Principato di Monaco e Svizzera.

Riapertura frontiere: le novità

La decisione è stata presa di comune accordo con gli altri Paesi membri dell’UE, anche in virtù di una più rapida ripresa del settore turistico martoriato dal covid-19. Sarà indispensabile incentivare il turismo tra gli Stati per poter sperare in un miglioramento più rapido e un impatto economico meno devastante. La novità principale è che per coloro che entreranno nel territorio italiano, non sarà necessario osservare un periodo di quarantena di 14 giorni. Questo vale anche per chi proviene da UK, nonostante la situazione oltre Manica non veda ancora la luce. Se la situazione dovesse invece essere fuori controllo, è probabile che la riapertura completa dello spazio europeo venga prorogata al 15 giugno. Così come non è da escludere completamente che le frontiere di alcuni Stati vengano riaperte all’Italia con qualche giorno di ritardo.

Ma sarà sicuro viaggiare?

Dopo più di due mesi di chiusura, il turismo ha fatto registrare un calo del 95%, complici anche le cancellazioni delle prenotazioni dei prossimi mesi. Ma c’è già chi non vede l’ora di tornare, e a rafforzare questa idea, ci ha pensato il NY Times. L’Italia è stata inserita tra le mete più sicure dove viaggiare nel 2020 a seguito della pandemia. Nella lista figurano anche Australia, Nuova Zelanda, Grecia (per la rapidità con cui è riuscita a prevenire ulteriori focolai), Porto Rico, Islanda (per il programma di test all’intera popolazione e la tracciabilità dei contatti), Messico, Francia e Singapore. Le strutture ricettive in Italia si stanno già attrezzando per riaprire in tutta sicurezza, per i propri dipendenti e per i turisti, garantendo sanificazione di spazi comuni e non. Se la riapertura frontiere tra regioni e stati membri sta quasi diventando una certezza, sappiamo ben poco su come si comporterà il governo nei confronti dei Paesi fuori dal continente. E sappiamo ancor meno sulle decisioni che gli altri governi prenderanno nei confronti dei turisti italiani.

Viaggeremo in aereo?

I viaggi di piacere sono stati sospesi per ovvi motivi, ma c’è già chi ha annunciato l’imminente ripresa dei voli da e per l’Italia. Proprio oggi Lufthansa ha comunicato che da giugno riprenderà a volare nel sud Italia, come British Airways. KLM ha già ripreso, Ryanair dal primo luglio opererà il 40% dei voli, ma potrebbero aumentare in caso di notizie confortanti sul fronte sanitario. Non ci sono ancora regole univoche sulla portata dei passeggeri rispetto alla massima capienza. Di sicuro bisognerà indossare mascherine a bordo, sottoporsi al controllo della temperatura prima di salire e ci saranno dei dispenser di gel a bordo.

Se gli aerei non partiranno pieni, dovremmo aspettarci un rincaro dei biglietti. In aeroporto verrà rispettata la distanza di sicurezza durante le procedure di check-in e durante i controlli, probabilmente a bordo non verranno serviti i pasti.

(1) Comment

  1. La riapertura delle frontiere è sicuramente un segnale positivo in questo triste scenario. Per un po’ ho pensato se varcare i confini nazionali per le prossime vacanze, ma poi a dire la verità non me la sono sentita, almeno non nei prossimi mesi. Così ho scelto una meta da raggiungere in macchina, in Italia. E per l’aereo vedremo, magari a fine anno troverò il coraggio!

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