Avrei di gran lunga preferito organizzare il mio primo viaggio a New York durante il periodo di Natale anziché girovagare sotto i quaranta gradi umidi di agosto, ma per fortuna gli americani con l’aria condizionata ci sanno fare. Ne ero rimasta stregata. Con il passare del tempo e dei Paesi visitati, invece, sono giunta alla conclusione che rimane parecchio lontana dai miei canoni di città ideale, per svariati motivi. Ma altrettanti sono quelli che me l’hanno fatta apprezzare e che la rendono oggettivamente una metropoli unica al mondo.
Le luci di Times Square
Potevano riuscirci solo gli americani a creare un’icona internazionale di successo fondata su dei cartelloni pubblicitari e led luminosi. Se non ci fossero tutti quei monitor, o se spegnessero le luci per sempre, Times Square come apparirebbe? Sarebbe frequentata da milioni di turisti ogni anno?
Le persone che non si fermano mai
Se ci si ferma un attimo in qualsiasi angolo di Times Square, si viene travolti in un baleno. È impossibile scattare una foto, provare a raccogliere qualcosa da terra, è impossibile chiacchierare per il forte inquinamento acustico. Il concetto di metropoli prende forma attraverso le migliaia di persone che transitano in questo punto strategico della città. Turisti, lavoratori, artisti, mendicanti. C’è tutta l’umanità possibile, ma è un’umanità che si muove costantemente. New York è una metropoli in movimento.
I grattacieli dal ponte di Brooklyn
Tra i punti più suggestivi da fotografare a NY c’è la vista dello skyline dal Brooklyn Bridge. Immortalarsi col ponte in sé è un’impresa quasi impossibile per il gran numero di persone di passaggio (lo era nove anni fa, figuriamoci adesso nell’era di Instagram), meglio non provarci neanche. Ma si può ripiegare scattando mille foto all’architettura in stile scuola di Chicago.
Central Park visto da Top of the Rock
Credo ci si renda conto dell’immensità di Central Park solo nel momento in cui lo si osserva dall’alto. Ammirare quella enorme macchia verde spuntare tra le tonnellate di cemento rende perfettamente l’idea di polmone indispensabile alla collettività. I newyorkesi hanno forse anticipato il concetto di città sostenibile regalando al mondo quest’idea di “mela verde”.
Rockefeller Center
Mille luci e migliaia di persone che pattinano spensierate su una pista ghiacciata sotto l’albero più bello del mondo: New York a dicembre è l’immagine del Natale. Rockefeller in pieno agosto non è il sogno di tutti, ma almeno offre un motivo per tornare!
I colori di Canal Street
Cosa c’è di peggio della pioggia in agosto? La pioggia in agosto con l’afa. Ma a New York basta guardare fuori dal finestrino per dimenticarsi di tutto il resto. Pearl Paint è un negozio di bricolage dai colori accesi a China Town, un raggio di sole nel diluvio incessante, ma anche un angolo di New York tutto mio e un ricordo ben vivido nella mia mente.
Il Moma
Al Moma, capolavoro architettonico di inestimabile sapienza, ci si può avvicinare a pochi centimetri dai Dalì o dai Picasso senza ricevere feroci occhiate dai custodi, a patto che si rispetti l’ovvia regola di non utilizzare il flash.
Il profilo di New York
Ci sono l’Empire State Building, il Chrysler Building, la Beekman Tower e adesso pure la Freedom Tower in ricordo delle vittime dell’11 settembre. Ovunque lo si guardi, lo skyline di New York è inconfondibile.
Saint Patrick Cathedral che spunta tra i grattacieli
In molte capitali europee è cosa piuttosto comune scorgere monumenti storici o chiese spuntare tra gli edifici moderni. A New York questo accade molto di rado, e tra le boutique, gli hotel e i grattacieli della Fifth Avenue si intravede, incastonata, la Cattedrale di San Patrizio in chiaro stile neogotico. La sua costruzione risale ad un tempo non così lontano: fu consacrata nel 1879. Fu scelto quel luogo perché a Manhattan gli irlandesi erano una comunità molto numerosa.
Le limousine davanti all’Hotel Plaza e i taxi gialli
Davanti l’Hotel Plaza, di fronte lo storico Tiffany & Co., ci sono sempre delle limousine e dei taxi gialli. La florida industria cinematografica hollywoodiana ci ha abituato a certe cose che, finché siamo sul nostro divano, si vedono solo nei film. Ma basta fare un giro a Manhattan per smentirlo.
La tanto decantata New York; che devo dirti? Non posso dire che non sia bella, ma io non riesco ad innamorarmene, malgrado ci sia stata più di una volta. E non saprei spiegartene il motivo!